Il 2016 è stato per molti versi un anno decisamente indimenticabile, ma in senso negativo: ne sono successe di tutti i colori. Non a me personalmente (vado a toccare quello che non ho, che non si sa mai), ma a tante persone che conosco e a cui sono affezionata, con qualche ripercussione quindi anche sulla mia vita.
Dal punto di vista strettamente personale, è stato faticoso, fatto salvo per due o tre punte di diamante che sono riuscite a brillare nonostante tutto.
Tra queste metterei senz’altro in primis la favolosa avventura con le mie amiche Duranie, una settimana piena di divertimento e grandi emozioni.
Più recentemente, l’arrivo di Jordan, che davvero ha portato una bellissima ventata di freschezza (non mi riferisco ovviamente al suo alito).
Archiviato il bisesto, abbiamo dato avvio al 2017 con una cena a casa, tra parenti e amici. Una cosa semplice, ma carina. Affetto, risate e buon cibo hanno coadiuvato il tutto.
E così, benvenuto Anno Nuovo!
Anno Nuovo, tempo di bilanci e di propositi.
I primi li ho riassunti grossolanamente poco sopra.
Toccherebbe ai propositi, ora; non necessariamente buoni; anzi, proprio per niente.
Premesso che mi piacerebbe fosse finalmente l’anno della grande svolta michelassiana, per il 2017 mi auguro di riuscire a mettere in atto un proposito che è anzi un po’ fetente: essere meno buonista a tutti i costi.
Io sono così, voglio vedere il bene anche quando palesemente c’è il “marcio” (e lo so che c’è, mica sono una sciocca), cerco di vedere un lato positivo anche nelle persone che oggettivamente sono delle grandi carogne e non fanno neanche uno sforzo per far finta che non sia così.
Mi sono sempre chiesta da dove venga questo mio atteggiamento da buon samaritano dei miei stivali. Perché mi ostini in questa visione del mondo in cui per tutto o quasi c’è una giustificazione. La risposta non l’ho trovata.
Ecco, nel nuovo anno vorrei quindi imparare a diventare un po’ carogna anch’io, senza però poi sentirmi in colpa. Perché il problema sta proprio qui: magari a volte ci provo pure a fare la fetente, ma poi sto male, mi sento in difetto. Il gioco quindi non vale la candela, che anzi brucia.
Nel 2017 mi auguro di avere la forza di non farmi impietosire e di non farmi prevaricare. Voglio cambiare modus operandi, senza diventare ovviamente la Regina dei Fetenti, che ce n’è già troppe e tante in giro, ma insomma, una via di mezzo.
Un po’ di sano egoismo, la capacità di dire NO a quello che mi sta scomodo, la capacità di cambiare orizzonti e prospettive con l’impegno, la tenacia nel perseguire i miei obiettivi senza distrazioni che non valgono la pena di essere considerate.
Ce la farò? Chi può dirlo. Intanto ci proverò.
Sempre – me lo auguro- con il sorriso.
Buon Anno a tutti!
I can change the skyline
Out of range but in time
Time to change the skyline
I see far horizons
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