O O O Occhi di galgo

Che Jordan sia un aitante fustacchione su 4 zampe affusolate credo sia ormai cosa risaputa anche in Papuasia Nuova Guinea.

7 mesi fa quando l’abbiamo adottato non sapevamo di aver accolto in famiglia una specie di rockstar e che noi ne saremmo diventati le bodyguard, ma in effetti è proprio così che funziona: quando siamo in giro con lui, si voltano tutti ad ammirarlo.

Alto, longilineo, muscoloso, elegante e sinuoso nelle movenze senza forzature. Visto da dietro camminare dinoccolato con il suo manto color cannella ricorda un leone della savana. Peccato che soffra talmente il caldo che nella savana non potrebbe resistere neanche 5 minuti.

Una signora qualche giorno fa ai giardinetti mi ha detto che sembra un indossatore. In realtà ha detto “un’indossatrice”, prima di identificarlo come maschietto.

grazie a Stefano per l'immagine!

Volevo fare la rockstar

Amo la musica. Tutta, tranne – mea culpa, mea culpa, mea culpa – la latino-americana: alla terza bachata mi viene il ballo di San Vito.

Amo la musica. Mi entra nel sangue e mi fa venire voglia di muovere ogni singola fibra del mio corpo, anche le unghie dei mignoli dei piedi.

D’altra parte, come noto, mi piace ballare, tantissimo. Sento il ritmo pulsare nelle vene, selvaggio. Sulla pista mi chiamano “La Tarantolata“. Meglio dire mi chiamavano, perché in effetti è da molto che non scendo su una pista seria. Il tempo passa.

Amo tutti gli strumenti musicali, magari il triangolo no (in nessuna circostanza): il sax, il violino, il clarinetto, la chitarra elettrica, quella acustica, l’oboe, i bonghi, le percussioni.

Ma più di tutti, il basso.