It’s a Barlafus’ world

And I say to myself… it’s a Barlafus’ woooooorrrrllllldddddd!

Già, è un mondo di Barlafus.

Gente che parla parla parla di cose di cui non sa niente niente niente. Ma ci mette becco lo stesso, perché se ne sente in diritto e in dovere.

Fanno quasi tenerezza, se non facessero girare le balle, venire la bile, scatenare l’orticaria.

Odio i tramonti

 

Odio i tramonti, specialmente la domenica sera, specialmente d’estate.

Sound of Thunder

Ho una grande fortuna: sono zia!

Non sono mamma (non ancora, per lo meno, ma dato che comincio ad avere l’età dei datteri non so..), quindi non ho un termine di paragone, ma credo che essere zia sia un “dono” straordinario.

Kiss the Frog

Un ranocchio verde scrutava con aria interrogativa lo skyline di Milano, fermo immobile sul marciapiede di un vialone cittadino insolitamente deserto (sarà stata l’ora della pennichella pomeridiana?)

“Where is The Princess?”

Con le ali ai piedi

 

 

Imprese coraggiose

Due giorni fa, sabato 2 luglio per essere precisi, la mia amica “Somp” ha dato ufficialmente inizio ad un suo grande sogno ed è stato per me un piacere esserci non solo con il pensiero, ma anche di persona, per augurarle tutto il meglio per questa sua piccola ma grande “impresa coraggiosa”.

Perché di questo si tratta, in effetti.

Can you taste the summer

Can you, can you taste the summer?
I do, I find it in your mouth

Now if I have a weakness it’s for sweetness
And it’s… floating on your breath, the sweetest melody

(Can you taste the Summer – Duran Duran)

Il mio gelsomino

… prima che il caldo possa far sparire in un attimo tutta la sua bellezza, voglio presentarvi il mio gelsomino!

Sono particolarmente orgogliosa di quanto sia riuscito a fare, praticamente da solo, visto che a casa spesso ci siamo dimenticati persino della sua esistenza 🙂

Che nome difficile, sembra ostrogoto!

Close up too many question marks background

 

L’altro giorno ho mostrato il primo post del blog ad un’amica. Le è piaciuto (pfiuu!), ma subito ha osservato che il nome scelto per questo piccolo progetto personale, a suo modo di vedere, è troppo difficile.

Difficile da ricordare, da pronunciare, da scrivere: sembra “ostrogoto”, secondo lei.  Non sarebbe stato meglio un bel “La principessa nascosta nell’attico”? Che bisogno c’era di scomodare l’inglese (perché in effetti è inglese, non ostrogoto!)? Già usiamo così tante parole inglesi ogni giorno, anche quando avremmo un vocabolario italiano di tutto rispetto.

Tutto vero, anzi verissimo. E sì, certo, sarebbe stato più semplice. Ma non sarebbe stata la stessa cosa; non per me, per lo meno.

L’incubo del primo post

Non pensavo potesse succedermi, visto che chi mi conosce sa quanto sia una chiacchierona e quanto mi piaccia raccontare anche su carta. Eppure è così. Ce l’ho anch’io: l’incubo del primo post!