Falcon, la nostra nuova avventura

Il 24 settembre 2024 (che ricorrenza di numeri strana e simbolica) il nostro amatissimo Jordan, il Duca Conte di Bollate per eccellenza, ci ha detto addio per sempre.
O arrivederci, come spero.
Tutto è successo in sole 48 ore. Un dolore ed un’esperienza che ci ha lasciato tramortiti, così improvvisa da coglierci davvero impreparati: la sera prima stava bene, la mattina dopo ci è crollato il mondo addosso. Dalla vita alla non vita, è stato un battito di ciglia.

Dei nostri (quasi) 8 anni insieme ho scritto tanto, anche fuori dai confini di questo mio “attico”. L’ultima volta, ironia della sorte, era stata su Dogsportal.it solo pochi giorni prima di salutarci: avevo avuto l’onore di veder pubblicare il racconto della nostra quotidianità, fatta di momenti bellissimi ed indimenticabili.
E Jordan in realtà è ancora e sempre e per sempre con noi. Abita i nostri cuori e i nostri spazi.
Era ed è unico, la nostra prima adozione, un’esperienza bellissima e fortunatamente abbastanza lunga, anche se mai quanto avremmo voluto.

Dopo il dolore che ci ha attanagliato il cuore, facendoci piombare in una tristezza soffocante, però, abbiamo deciso che non ci saremmo fermati.

La Nostra Storia Insieme Continua

Oggi, Amore mio, festeggiamo otto anni insieme.
Tu non ci sei più fisicamente, ma sei in ogni angolo delle nostre vite.
Sento che ci osservi curioso, severo, austero, riservato, pacato.
So che sorridi, sotto i tuoi baffoni bianchi, incredibilmente bello e nobile, come sei sempre stato e come solo un Duca Conte può esserlo.

Ci hai salutati prima del tuo ottavo Gotcha Day, ma noi festeggiamo lo stesso, perché tu ci sei.
Io me lo sentivo, sai?, che sarebbe andata così: una mamy, anche quando è Fetente come mi chiamavi tu, lo sa, se lo sente: ricordi quante volte questa estate ti ho sussurrato all’orecchio di “non farmi scherzi“?
Perché in cuor mio, lo sapevo che invece sarebbe successo: tu, che di scherzare non è che abbia mai avuto tanta voglia, proprio questa volta avresti ceduto alla tentazione.
E così è stato.

28 ottobre 2016

28 ottobre 2016. 4 anni. 1460 giorni.

1460 giorni di peli per terra e svolazzanti per aria, dormite interminabili sul divano, ore e ore di passeggiate, corse sfrenate dietro alla palla in area cani, tonnellate di cacca raccolta, concerti abbaianti, ciotole stracolme di pappa, coccole, biscotti, salti, fotografie su fotografie, profilo Instagram e profilo Facebook, balletti, scodinzolate, russate, crocchette, puzzette.

1460 giorni di Jordan.

Buon Gotcha Day, Duca Conte di Bollate.
Averti a casa con noi è la cosa più bella che potesse capitarci.

Con infinito amore,
i tuoi #pawrents

 

2 anni di Jordan

Penso che a breve dovrò cambiare il mio profilo LinkedIN, modificando la qualifica attuale di “PR & Corporate Communications Manager”, in un più altisonante e calzante “PR & Personal Assistant di Jordan El Galgo Dica Conte di Bollate”.

Dal 28 ottobre di due anni fa a questa parte, in effetti, sono diventata a tutti gli effetti non solo la mamy ma anche la personal manager del nostro Jordan.
La data di inizio del mio nuovo mestiere non è per nulla casuale: è stato proprio il 28 ottobre (San Simone) il giorno in cui Jordan ha messo zampa in casa nostra, entrandoci con la leggerezza e l’eleganza che solo un levriero possiede.

Oggi, quindi, è il suo secondo #GotchaDay!

Turisti per galgo

“Nella casa in cui vivo ormai da un anno e mezzo c’è una stanza dove mi rifugio quando ho voglia di starmene tranquillo o se ho paura del temporale (e io ho dei temporali non ho paura; ho terrore!). Credo si chiami cameretta, quella stanza, o anche “gran casino”, come lo chiama il papy.

Su una mensola sopra la scrivania nella suddetta cameretta/gran casino, c’è una foto che ogni tanto mi soffermo ad osservare.
Ritrae due tipi con in testa due specie di scodelle capovolte, in sella ad uno scooter. Mi pare di aver capito che siano i miei Umani e che la foto sia stata scattata qualche anno fa in Sardegna, durante le vacanze. Sono entrambi sorridenti, abbronzati e sembrano due “pirati”. Ogni tanto la mamy rimira la foto e si lascia scappare un “Ehhhh, vacanze in scooter addio!“, ma senza particolare rammarico, anzi tutte le volte si gira poi verso di me e mi rifila una carezza.

It’s Gotcha day! Let’s celebrate!

Cari Umani Miei, sedicenti Mamy e Papy,

è arrivato il 28 ottobre e io un anno fa oggi, intorno alle 4 del pomeriggio, entravo per la prima volta in punta di zampe in quella che allora era la vostra casa, oggi è la nostra.

Era un venerdì, me lo ricordo bene. Ricordo anche che quel giorno sono salito al 5° piano utilizzando per la prima volta in vita mia un ascensore, accompagnato dalla “zia madrina” Micaela  e la zia Alice, che al Rifugio La Fenice erano state così carine con me. Mi hanno salvato da un destino crudele e inenarrabile, lo stesso a cui purtroppo molti galgo come me non sfuggono. In effetti io da loro al rifugio ci stavo bene e tutte le volte che le rivedo sono sempre contento, ma all’epoca non sapevo ancora cosa volesse dire avere una famiglia.

If we took a holiday

Ci siamo, forse.

Le benedette vacanze estive sono arrivate, oggi si parte. E questa volta sono davvero benedette, almeno sulla carta. Sono arrivata all’appuntamento estivo con la lingua di fuori, stanca. Non che abbia fatto chissà che, mi sarei potuta impegnare anche di più, ma vuoi una serie di disagi fisici, come la cervicalgia degli ultimi tempi e di cui scrivevo l’altro giorno, vuoi decisioni importanti che ho dovuto prendere, vuoi questo, vuoi quell’altro, alla fine posso proprio dire come diceva la famosa Magda in Bianco, Rosso e Verdone “Non ce la faccio piùùùùùù!

Oggi pomeriggio si parte alla volta dell’isola che da diversi anni ormai fa da cornice alle nostre vacanze, la Sardegna.

O O O Occhi di galgo

Che Jordan sia un aitante fustacchione su 4 zampe affusolate credo sia ormai cosa risaputa anche in Papuasia Nuova Guinea.

7 mesi fa quando l’abbiamo adottato non sapevamo di aver accolto in famiglia una specie di rockstar e che noi ne saremmo diventati le bodyguard, ma in effetti è proprio così che funziona: quando siamo in giro con lui, si voltano tutti ad ammirarlo.

Alto, longilineo, muscoloso, elegante e sinuoso nelle movenze senza forzature. Visto da dietro camminare dinoccolato con il suo manto color cannella ricorda un leone della savana. Peccato che soffra talmente il caldo che nella savana non potrebbe resistere neanche 5 minuti.

Una signora qualche giorno fa ai giardinetti mi ha detto che sembra un indossatore. In realtà ha detto “un’indossatrice”, prima di identificarlo come maschietto.

A spasso con Jordan

Oggi sono tre mesi di Jordan.

Ed è vero, è proprio vero: l’arrivo in famiglia di un cane (ma immagino anche un gatto, o un pappagallo, o un criceto, persino di un ramarro) ti cambia la vita.

Non ci credevo più di tanto, ma devo ammettere di aver avuto torto: con Jordan è cambiato tutto.

Natale a 8 zampe

E così ci siamo, è di nuovo la Vigilia di Natale. Per me la Vigilia è più Natale del Natale, non so per voi.

Ne amo l’atmosfera di attesa, gli ultimi preparativi, il profumo di festa che si sprigiona nell’aria.

E’ così da sempre, ma quest’anno lo sarà ancora di più. Sarà il nostro primo Natale a 8 zampe: 2 di Simone, 2 della Princess e 4… di Jordan, il nostro bellissimo galgo spagnolo, entrato a far parte della nostra piccola famiglia il 28 ottobre.